Quando Sofia era piccola l’ho costretta più volte a mangiare cose che non avrebbe messo in bocca di sua iniziativa. E’ vero che riuscivo a farle mangiare cose sane, ma mi sono anche resa conto che questo l’ha resa sospettosa a tavola, e che il momento del cibo era portatore di ansia, quindi piano piano ho abbandonato questo modus operandi.
Infatti, la cosa importante non è che il bimbo mangi quello che viene proposto, anche se abbiamo messo ore a prepararlo, ma che l’esperienza del pranzo sia piacevole, solo così il bimbo si avvicinerà alla tavola con curiosità e si farà tentare da nuovi piatti e sapori.
Alcune considerazioni:
- Ogni bambino e ogni situazione è unica, e solo i genitori possono decidere qual’è l’approccio migliore per la famiglia
- Sono convinta che, dare ai bambini il controllo sulla loro situazione alimentare li renderà molto più propensi a provare nuovi alimenti a lungo termine, anche se si dovrà tentare per uno … o due … o diciassette pasti. Quindi abbraccio la filosofia che i bambini hanno il il diritto di non provare un cibo nuovo
- Penso, allo stesso tempo, che noi genitori dobbiamo tentare tutti i giorni a proporre qualcosa di nuovo.
- Quando vengono messi di fronte ad un nuovo cibo credo che i bambini abbiano bisogno di incoraggiamento entusiastico, e che venga loro insegnato il modo corretto di dire “no grazie” senza versacci e boccacce.
- La frase: “Provalo, e se non ti piace non devi mangiarlo” può essere riformulata con “provalo e dimmi cosa ne pensi“. Questo incoraggia attivamente tuo figlio a dirti se non si sente a mangiare qualcosa, se preferisce altro, o se è preoccupato. Naturalmente se preferisce altro non dovresti saltare su e farlo, piuttosto dovresti rispondere che potrà averlo al prossimo pasto
Alcuni consigli:
- Se si propongono cibi che normalmente il bambino mangia sarà più facile proporre un nuovo cibo. Cercate di non chiedere prima cosa vuole o non vuole mangiare, perchè non è il suo ruolo.
- Accettiamo che il bambino non mangi, e non diamo l’impressione di rimanerci male se non mangia quello che abbiamo cucinato, ma accettiamo questo suo rifiuto completo o parziale come una scelta, che come tale va rispettata.
- Se il bimbo ha mangiato poco o nulla al pasto, dovrà aspettare il pasto successivo. Ma probabilmente avrà fame ancor prima di arrivare alla merenda, quindi non date “schifezze” ma frutta, verdura o merende sane e non pesanti. Se il bimbo fosse insistente nella richiesta di cibo distraetelo proponendo di uscire con voi a fare una bella passeggiata , o altre attività.
- Ricordate sempre che il bambino impara tutto per imitazione, quindi se vogliamo che i nostri bimbi mangino sano dobbiamo mangiare sano anche noi.